Anche se ha il volante e quattro ruote, non è un’automobile ma un quadriciclo, in questo caso un quadriciclo pesante perché va a 80 all’ora e pesa 475 kg. Ovviamente è pensata per le strade della città, dove si parcheggia in un fazzoletto: a sentire quel che dice la pubblicità, dove sta un’auto normale entrano tre Twizy. In realtà se parcheggiate di traverso sporge un po’ in mezzo alla strada, perché è lunga 2 metri e 34.
Però, anche se non è un’auto, il prezzo d’acquisto non è molto diverso purtroppo da una quattroruote tradizionale. Ci sono varie formule per diventare proprietari di una Twizy, vediamo come si fa. Nelle auto elettriche, in tutte le auto elettriche la parte più costosa è il pacco batterie che in questo caso vale circa 3000 euro. Quindi la Renault prevede la possibilità di noleggiarlo anziché acquistarlo, pagando un canone mensile. Questo canone varia a seconda dei chilometri che si percorrono e alla sua durata: si va da un minimo di 50 euro al mese per un noleggio di tre anni e 7500 km totali a un massimo di 96 euro per chi fa molta strada.
In questa cifra è compresa l’assistenza stradale per qualsiasi motivo, anche se avete dimenticato di ricaricare le batterie e siete rimasti a secco. E quando le batterie perdono di efficienza, il costruttore ve le sostituisce “aggratis”. E poi c’è il costo della macchina: la meno costosa è in vendita di listino a 7900 euro, la più equipaggiata costa 1000 euro in più. Per chi non vuole il contratto di noleggio delle batterie, c’è anche la possibilità di acquistare la Twizy a a prezzo pieno a partire da 12.400 euro.
Insomma, avete capito che non è una faccenda economica avere la Twizy. Con gli stessi soldi si compra una utilitaria a quattro posti, ma del resto – purtroppo – nessuna auto elettrica è a davvero buon mercato oggi, salvo forse la Volkswagen ID.3 in arrivo l’anno prossimo. Questo perché i numeri sono troppo piccoli per realizzare delle vere economie di scala. L’unica cosa che ci potrebbe venire in aiuto sono gli incentivi all’acquisto e all’uso (6000 euro dallo stato più altri , che sono in vigore in molte regioni). Uno dei vantaggi immediati di chi usa una elettrica, si sa, è l’accesso quasi incondizionato alle aree a traffico limitato.
Dal punto di vista della legge la Twizy è un quadriciclo e a listino ce ne sono due versioni: quello “leggero”, che pesa meno di 450 kg, va a 45 all’ora e si guida a 14 anni con la patente del ciclomotore. E poi quello “pesante” la Twizy 80 che va appunto a 80 all’ora, pesa 475 kg di cui 100 di batterie e si guida a 16 anni con la patente B1 o a 18 con la B.
La Twizy fa parte di un programma Renault piuttosto vasto e articolato che comprende diversi modelli: una berlina come la Fluence, un commerciale, la Kangoo, e la piccola Zoe, una citycar, senza dimenticare la Nissan Leaf. E’ lunga 2,34 e larga 1 metro e 40 e monta ruotine piccole da 13 pollici, leggermente più larghe dietro per dare stabilità, visto che il passo è molto corto. Non c’è l’abs ne’ l’esp e nemmeno il servofreno, in compenso c’è il recupero di energia in frenata, quindi bisogna fare un po’ l’abitudine al pedale.
La struttura è molto solida: sotto i pannelli di plastica c’è un telaio di tubi d’acciaio quadrati con i supporti per la sospensione anteriore, la quale ha anche la funzione di assorbimento urti, e un telaio posteriore con una gabbia di lega leggera che contiene il motore ed l’inverter, che sono elementi “caldi” e hanno bisogno di dissipare il calore. Dato che non c’è un radiatore, la struttura di alluminio aiuta ad equilibrare la temperatura. La sospensione anteriore è di tipo McPherson con molla coassiale all’ammortizzatore e barra antirollio, e la posteriore è praticamente uguale, con in aggiunta una leva di finto sterzo per tenere sotto controllo i movimenti del triangolo inferiore.
Le batterie al litio-ioni da 6,1 kWh prodotte dalla LG sono alloggiate nella trave centrale e con questa capacità, la carica richiede tre ore e mezzo e circa due euro al prezzo medio dell’energia. Dalle batterie, però, esce corrente continua, ma il motore della Twizy è asincrono a corrente alternata, quindi ci vuole un inverter che trasformi la corrente da continua ad alternata e alimenti la macchina elettrica. Il motore è da 13 kW, ovvero 18 cavalli, e il regime di rotazione arriva a 7500 giri. Non c’è il cambio, ma solo un riduttore da 1:9,23. Il rapporto peso/potenza è di circa 25 kg per cavallo, il che rende la Twizy paragonabile ad uno scooter 125 come prestazioni.
Dal punto di vista della sicurezza, la Twizy è una via di mezzo fra l’auto e lo scooter: si guida senza casco e ha l’airbag e la cintura a 4 punti e per la sicurezza attiva si può far conto sui 4 freni a disco, anche se, come detto prima, la modulabilità del pedale è un po’ particolare. E’ un’auto in circolazione dal 2012 che veniva fabbricata in Spagna, a Valladolid, ma viste le scarse vendite in Europa la Casa francese ha spostato la produzione in Corea del Sud.
In quanto tempo si fa la ricarica da un contatore da 3,3 kW?
tre ore e mezza, perché il Sevcon limita la potenza a 1.9 kW di ricarica, anche nel caso di colonnina pubblica