La transizione dei prossimi decenni che ci accompagnerà gradualmente verso un uso più razionale delle fonti non rinnovabili – tra cui il petrolio – deve comunque trovare un’alternativa all’accumulo di energia. L’idrogeno avrà la sua parte, ma il grosso degli investimenti come anche la grande esperienza (ognuno di noi possiede decine di dispositivi a batteria e praticamente nessuno un dispositivo ad idrogeno) è a favore delle batterie, dell’accumulo. Tecniche innovative e dirompenti come la stampa 3D avranno anch’esse un ruolo in questo passaggio I Ricercatori concentrano in questo settore le attività per trovare metodi di assemblaggio di serie e prototipi innovativi, per questo anche la stampa 3d, ottimizzata, potrebbe rappresentare un tassello importante di crescita. Allegato il White Paper per vostra consultazione: 3dprintedbattery-1.pdf