Sapete chi sono gli short-seller? Sono agenti di cambio e investitori che vendono “allo scoperto”, ovvero scommettono che, mettendo in vendita grandi quantità di azioni che non possiedono veramente (e che in realtà prendono “in prestito”) il prezzo di un certo titolo possa scendere drasticamente e loro lo possano poi riacquistare a prezzo molto basso, guadagnandoci. Malcapitati! Il titolo in questione si chiama TSLA (Tesla Inc. alla Borsa di New York), e avete già capito cosa è successo. La scommessa sulla discesa del titolo non solo è stata persa, ma le azioni sono arrivate di nuovo ad un record, di oltre 547$ oggi (22 gennaio) ciascuna, con la prospettiva di arrivare a 600$. prima della fine del mese.
E così nelle prime due settimane del 2020 i venditori allo scoperto hanno “bruciati” più di 3 miliardi di dollari secondo S3 Partners LLC. Alla vertiginosa crescita del titolo ha fatto eco la notizia che Tesla ha raggiunto un valore di 100 miliardi di dollari, un po’ più di Volkswagen (la prima Casa auto del mondo per capitalizzazione è Toyota con 200 miliardi di dollari). Elon Musk ha di che festeggiare anche se, come forse saprete, per il suo ruolo di CEO non percepisce un compenso, ma stock option al raggiungimento di determinati traguardi.