L’Hydrogen Council è un organismo mondiale che si è costituito a Davos (Svizzera) due anni fa, in occasione del World Economic Forum 2017 ed è la prima iniziativa a livello globale per coinvolgere tutti i CEO delle aziende coivolte nella cosidetta “Economia dell’idrogeno” verso la transizione energetica che permetterebbe la disponibilità su vasta scala di questo gas, la cui produzione industriale è ancora troppo costosa e complessa (oltre che energivora e fonte di anidride carbonica) per essere destinata alle automobili.
Qualcosa però si muove e in questo studio “La prospettiva dei costi nella competizione per l’idrogeno” ci sono alcuni spunti interessanti. Per esempio che entro i prossimi dieci anni il costo potrebbe scendere del 50%, rendendo l’idrogeno finanziariamente competitivo rispetto ad altre alternative a basse emissioni di carbonio e, in alcuni casi, anche rispetto alle soluzioni convenzionali.
Molto interessante in questo whitepaper è la chart n° 11 che evidenzia come l’idrogeno, anche ipotizzando un prezzo alla pompa fra i 4 e i 6 dollari al kg (compresa la produzione, il trasporto e la distribuzione; tenete conto che una Toyota Mirai ha circa 5 kg di idrogeno a bordo a 700 bar) non sarà mai competitivo con le piccole auto BEV ma potrebbe esserlo per le auto grandi e per i Suv a lungo raggio, dato che il costo delle batterie che serve per garantire loro la necessaria autonomia è piuttosto alto.
Volete diventare dei veri esperti sull’idrogeno? Potete leggere l’intero report in inglese (88 pagine) qui.