La domenica senz’auto di ieri, 2 febbraio, ha visto strade silenziose per tutto il centro del capoluogo lombardo, ma non per questo prive di vita. A sfilare c’erano oltre 200 auto elettriche che si sono radunate al motto di “Chi può, deve”, sottolineando come le scelte di mobilità a emissioni zero siano una responsabilità condivisa fra i cittadini, l’amministrazione pubblica, le associazioni. La parata ha visto la partecipazione attiva di Tesla Owners Italia, l’associazione no profit che riunisce i proprietari di auto Tesla (che hanno schierato le loro Model S, Model X e una gran quantità di Model 3) e gli appassionati di mobilità elettrica e energie rinnovabili.
Scegliere di muoversi con un’auto elettrica come mezzo privato vuol dire scegliere la civilità, il rispetto dell’ambiente e degli altri, l’uso responsabile dell’energia. Quello che prima, in assenza di incentivi statali e regionali, era dai più considerato un lusso, oggi è un’occasione alla portata di tutti, perché le auto a batterie sono sempre più accessibili.
Lo stop alle auto inquinanti a Milano è il risultato di una serie di superamenti dei livelli di polveri nell’aria come mai si era visto in passato. Quanto ci metteremo ancora a capire che si deve cominciare a ragionare sulle nostre città e il loro traffico con la stessa premura che ci si è dati per vietare il fumo in strada a Milano? No alle sigarette ma si alle auto che sparano nuvole di gas velenosi? Proprio come il tabacco negli ambienti chiusi è dannoso e fastidioso, l’auto a combustione lo diventa anche negli spazi aperti e vietarne l’uso nei luoghi “critici” come i centri urbani sarà una scelta politica di civiltà. Sono circa 60 mila infatti i morti ogni anno solo in Italia provocati dall’inquinamento urbano secondo Legambiente.
Numerose città nel mondo vieteranno le auto a combustione interna a partire dal 2030, una scelta politica a costo zero per le amministrazioni pubbliche che potrebbe funzionare ancor meglio degli incentivi per favorire l’acquisto di mezzi senza emissioni. Mancano “solo” dieci anni: sarà un chiaro avvertimento per i costruttori e le concessionarie, una scelta che li esorterà a commercializzare nel più breve tempo possibile veicoli a emissioni zero. E vale anche come incoraggiamento per i privati ad acquistare auto elettriche per non rischiare una brusca svalutazione della propria vettura termica.
Caro Sindaco Beppe Sala, che guardi Londra con rispetto e ammirazione, vuoi essere davvero coraggioso e lungimirante? Hai il sostegno dei tuoi concittadini, che domenica osservavano le nostre auto elettriche con molta più attenzione e rispetto di quanto non facciano le amministrazioni comunali in Italia. Vogliamo essere semplicemente un esempio di civiltà anche noi! Vietiamo anche a Milano i veicoli a combustione interna in area B e C a partire dal 2030!
Pierpaolo Zampini
l’Amministrazione di Milano ha annunciato iniziative per il divieto di fumo anche in luoghi aperti, come le fermate del bus. Io proporrei altre iniziative “forti” contro il fumo delle auto, come ad esempio, istituire nei parcheggi di Milano, Cominciando dai piú centrali, dei settori esclusivamente per “veicoli non fumatori”, ossia esclusivamente per auto a zero emissioni. Sarebbe anche un forte messaggio per far comprendere, come ormai avviene in Norvegia, che le ibride non sono certo la soluzione.