La clorochina è un farmaco che da decenni è utilizzato per la malaria sia come cura che per la prevenzione. Elon nell’ultimo tweet, si occupa di coronavirus e suggerisce l’uso della clorochina per facilitare la guarigione dal virus. In effetti in Italia la clorochina è già utilizzata per il trattamento dei pazienti positivi, la clorochina è un farmaco a costo basso, molto diffuso e conosciuto e con pochi effetti collaterali. Oltre alla clorochina in Italia utilizziamo il medesimo protocollo farmacologico in sperimentazione in Cina, Corea del sud e Europa: un antivirale già sperimentato per l’ebola e un antinfiammatorio nato per l’artrite. È bene precisare che, visto lo sviluppo rapidissimo dell’epidemia, non esiste un protocollo validato dalla comunità scientifica ma solo linee guida dettate dalle evidenze cliniche giorno dopo giorno.
Per la realizzazione del vaccino la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) ha stimato in 2 miliardi l’investimento per arrivare a un prodotto disponibile per la popolazione. 100 milioni per iniziare subito con 8 aziende candidate i test trial clinici di fase 1; la previsione per giugno è di arrivare alla selezione di 2 candidati con test clinici di fase 2 e 3 e la predisposizione tecnologica per la produzione. Non è chiaro se sarà disponibile il vaccino entro il 2020.