Con un tweet il Presidente degli Stati Uniti mobilita gli automakers americani per la produzione in tempi rapidissimi di materiale sanitario – in particolare i respiratori – in vista di una diffusione del Covid 19 in modo massiccio nel territorio statunitense. Il sollecito non è caduto nel vuoto e, anzi, ha permesso ai costruttori di pianificare rapide azioni di riprogrammazione delle attività lavorative in vari stabilimenti che avevano ridotto il ritmo produttivo.
Tesla è in prima linea nelle misure per contrastare l’epidemia per la sua avanzata esperienza e capacità progettuale in tempi molto più rapidi del consueto rispetto alle “vecchie” fabbriche dell’industria pesante.
Elon Musk, che ha espresso in un tweet il suo pensiero riguardo al Coronavirus (“Il panico è stupido”) si è comunque attivato immediatamente entrando in contatto con aziende del settore healthcare come Medtronic per la realizzazione immediata di un progetto di respiratore multiplo (precisando però che “non bastano gli apparecchi, servono anche i medici che li sanno utilizzare”) e ha inoltre inviato tutti i dispositivi medici (camici e mascherine) dei depositi Tesla di Fremont all’Università di Washington. Anche l’esperienza maturata con il programma Space X sarà d’aiuto per gli ingegneri Tesla per la messa a punto delle apparecchiature necessarie.