Ricordate la signora che durante lo Shangai Motorshow è salita sul tetto di una Tesla Model 3 a lamentarsi di un presunto difetto ai freni della Tesla?

Partiamo dal principio ma proviamo ad essere brevi: È il 21 febbraio 2021 e la signora Zhang si trova a bordo della sua auto guidata dal padre, in compagnia di altri quattro membri della famiglia quando ad un certo punto “boom”, lo schianto a 48.5km/h dopo un rallentamento dai 118,5km/h. Come facciamo a saperlo? Telemetria Watson!

A Tesla risulta tutto regolare: la frenata di emergenza è intervenuta insieme a quella umana, ma la distanza di sicurezza – in guida manuale – non è stata mantenuta per questo l’auto ha tamponato e danneggiato altre auto.
La Polizia intervenuta sul posto infatti accerta che la responsabilità è totalmente del guidatore, il padre della proprietaria, ma l’agguerrita Zhan non ci sta e comincia la sua battaglia personale con Tesla a partire dal centro di assistenza dove imbratta la sua stessa auto con la scritta “difetto dei freni”

Ma non finisce qui: porte, baule e cofano vengono sigillati non permettendo all’assistenza di accedere al veicolo. La Zhang si rifiuta di fare ispezionare la sua model3 nemmeno da periti di terzi parti.
Dunque il giorno 8 Aprile inizia il tour e la singolare protesta, a partire dal salone di Zhengzhou dove non solo la sua auto viene portata con un carro attrezzi, ma due hostess vengono assoldate per rimanere vicino all’auto dal giorno 8 al giorno 12 a presidiare il veicolo e mostrare un cartello con le lamentele comuni sui veicoli Tesla raccolte in rete

Il 17 Aprile seconda tappa dell’evento di protesta, mentre il 18 Aprile via da Zhengzhou direzione Tesla store Zhengzhou Fotamen per abbandonare l’auto – imbrattata di vernice con la scritta “freni difettosi” ed altre frasi poco carine, insieme a quelli che sono dei veri e propri “sigilli con firma” su portiere e vani

Il 19 Aprile il Grand Tour e lo show: si presenta al salone dell’Auto di Shangai, sale sulla Model3 urlando le proprie ragioni ed affermando di essere incinta, forse per evitare l’intervento della sicurezza: ma la Polizia interviene e poi rivela alla stampa che la signora non era incinta.
Dopo lo Show, Tesla prova di nuovo a contattare la famiglia, invia nuovamente la copia dei dati di telemetria e si offre di ispezionare il veicolo: ma la Zhou non risponde.
Insomma…una brutta storia più che altro per la scarsa collaborazione da parte della proprietà del veicolo – che ha tutto l’interesse di far ispezionare i dati volendo da un perito di parte, cosa che non ha voluto – e per i tanti aspetti che non giocano a favore della Tesla Owner, aspetti che Tesla ha documentato sul proprio account ufficiale Weibo, una sorta di microblogging ed uno dei siti più frequentati dai Cinesi: la protesta rumorosa contro il fragore dei dati.