Non sono poi molti i modelli cinesi in vendita nel Vecchio Continente; per molti anni si è pensato fosse un problema di qualità (e bisogna dire che un certo gap per alcune fasce di mercato c’è ancora), ma a queste ragioni si è aggiunto il fatto che la domanda interna è sempre molto forte e che tra costi d’importazione e dazi si rischia di vanificare il vantaggio economico.
Per Tesla questa equazione sembra non essere più vera, anzi: alcuni rumors captati da Bloomberg che pronosticano un cambio di rotta epocale: la Model 3 prodotta a Shanghai potrebbe molto presto cambiare rotta e sbarcare in Europa, dove la domanda di EV è molto forte e gli incentivi da parte di tutti i Paesi UE piuttosto ghiotti dopo la crisi dovuta al Covid-19.
Questa rivelazione, se dovesse verificarsi, rappresenta un totale cambio di rotta rispetto ai propositi di Elon Musk che all’epoca dell’inaugurazione della Giga Shanghai aveva annunciato che la produzione cinese sarebbe stata indirizzata esclusivamente verso gli allestimenti meno costosi e rivolta solo al mercato interno (a Shanghai si fabbricano la Model 3 e la Model Y). Oltre all’Europa, il piano di export prevede di raggiungere anche Singapore, l’Australia e la Nuova Zelanda.
La decisione sembra essere legata al rallentamento delle vendite globali in Cina, ma i numeri di Tesla continuano ad essere fenomenali: in agosto la Model 3 si è confermata come l’elettrica più venduta con oltre 11 mila esemplari (su un mercato di circa 95.000 elettriche all’anno).