Il tanto atteso Battery Day Tesla, che coincideva con il meeting annuale degli azionisti, si è concluso da qualche ora e chi l’ha seguito insieme a noi per una buona parte della notte già conosce gli aspetti principali dell’evento e le novità annunciate da Elon Musk. Chi fosse invece andato a dormire può rivedere la diretta qui
Diciamo subito che per gli appassionati del marchio e di auto in genere è venuta a mancare la “sorpresona”, perché l’annuncio di un’auto economica (di cui non si conosce il nome, ma solo il prezzo d’ingresso, 25.000 dollari) era già stato largamente anticipato. La “Model 2”, come l’hanno soprannominata tutti, si colloca apparentemente 10.000 dollari sotto al prezzo annunciato a suo tempo per la Model 3, ma – promette Musk -sarà un’auto di alte prestazioni e divertentissima da guidare e si vedrà nel 2023.
Vale la pena di ricordare che i primi teaser di una Tesla Citycar “economica” erano già usciti in rete dalla Cina, ma la chiave del tutto sembra essere il confronto con i prezzi delle auto esistenti con motore tradizionale: in rapporto alle prestazioni la piccola Tesla realizzerà il sogno di tutti, una elettrica che costa meno di un’auto a benzina.
Per restare nel tema dei prodotti automobilistici, è stata confermata la disponibilità delle Model S Plaid Trimotore da oltre 1100 CV con prestazioni da record, di cui si sono viste immagini molto dinamiche sul circuito di Laguna Seca dove la S ha chiuso con il tempone di 1’30″30.
La maggior parte degli interventi di Musk e Drew Bagley, il suo ingegnere preferito, è stata invece incentrata su la tecnologia delle future batterie e dei processi produttivi. Un formato più grande delle celle usate per la Model 3 dalle performance ineguagliabili. Densità energetica di 5 volte superiore, cosa che fa aumentare l’autonomia del 16% e la potenza di scarica aumentata di 6 volte. La nuova cella è alta 80 mm e ha un diametro di 46 mm ed è già in fase di test produttivo, anche se Elon ha precisato che quello che funziona sul banco del laboratorio poi spesso ha delle criticità in produzione, e il tempo per avere queste nuove batterie disponobili sarà come minimo di un anno.
Qui il CEO di Tesla ha toccato anche un punto chiave della sua presentazione, che in sintesi si potrebbe riassumere col “fate presto!”, perché la diffusione delle auto elettriche ha bisogno di molte più fabbriche di batterie, oltre che di un processo di efficientamento della produzione che ne raddoppi la velocità. E qui i tre numeri magici che – in futuro – rappresentano i miglioramenti che Tesla intende mettere in campo.
Addirittura il 54% in più di autonomia, il 56% di riduzione del prezzo di acquisto e il 69% di riduzione del costo di investimento per GWh. Le tre cose messe insieme possono davvero rivoluzionare le auto del marchio e più in generale tutto il mondo dell’EV.
La tecnologia del silicio per le batterie è il passo “definitivo” verso l’impiego di minerali più ecocompatibili, meno problematici dal punto di vista dell’estrazione e del riciclo. È da esso che arriverà il futuro di Tesla, delle sue auto ma anche dei sistemi di storage.