Certe volte le notizie della settimana sembra non abbiano relazione fra di loro, specie se vengono dai lati opposti di un oceano, ma invitano a riflettere. La prima è presa dal blog di Herbert Diess, CEO di Volkswagen Group, che ha pubblicato un documento dal titolo epico, “Wie wir Volkswagen verwandeln”, Come cambieremo la Volkswagen, ed è una specie di lungo memorandum passato ai propri dirigenti sui cambiamenti da attuare per trasformarsi completamente e lasciarsi il passato alle spalle, una specie di catarsi da dieselgate. La roadmap prevede molti punti, ma il passo più importante, e forse anche il più divertente, è questo.
“Dobbiamo metterci al passo con Tesla”
L’ha chiamata “Mission T”, missione Tesla, e su questo documento, come si dice in gergo parlamentare, ha addirittura “posto la fiducia” perché vuole un voto – confermativo e unanime – del board di Volkswagen Group per proseguire nei suoi progetti o, in caso contrario, lasciare la carica.
Se pensate che fino a pochi anni fa Elon veniva sbeffeggiato dai grandi capi dell’industria dell’auto e definito “a capo di un branco di stupidi” (“a bunch of fools”) e oggi il CEO del più grande gruppo automobilistico del mondo, responsabile per l’1% di emissioni totali di anidride carbonica dice che bisogna impegnarsi per raggiungerlo dipingendo questa sfida come una “mission”, avete il quando completo di come si metteranno le cosa negli anni a venire.
La seconda notizia che invita a riflettere, e sottolineiamo “riflettere”, non fare inutili speculazioni di fanta-industria, è invece quella data da Elon in persona ad una cerimonia di premiazione un paio di giorni fa. Un giornalista gli ha chiesto se, visto che la capitalizzazione di Tesla è la più alta del mondo automotive (molto più alta di Volkswagen, BMW, Mercedes Benz), non vedesse come possibile la fusione con uno di questi grandi gruppi. Musk, abbastanza a sorpresa, ha detto che se le condizioni fossero “amichevoli” e paritarie, quindi non un’acquisizione ostile e fatta a colpi di OPA, non ci vedrebbe nulla di male. Bene. O forse no? Ce la vedete Tesla come il tredicesimo marchio del gruppo Volkswagen? E questa foto vi ricorda qualcosa?