“Ho scelto Tesla per il piacere di guida e per la rete di ricarica assicurata dai Supercharger” sembrerebbe una testimonianza comune a molti possessori di Tesla, ma quando a dirlo è Lorenzo Schieda, ingegnere, atleta paralimpico su una sedia rotelle dall’età di 14 anni, l’affermazione assume tutto un altro significato.
E già perché ricaricare un’auto elettrica stando seduti su una carrozzina non è cosa semplice, soprattutto se le stazioni di ricarica non sono progettate a norma di legge.
Nonostante il decreto legge del 16 luglio 2020 preveda che le infrastrutture di ricarica debbano essere accessibili, in modo non discriminatorio, a tutti gli utenti, ancora molte colonnine sono progettate o posizionate in modo che le persone con disabilità fisiche siano impossibilitate a eseguire una ricarica.
E lo sa bene Lorenzo che ha fatto da tester per segnalare i tanti problemi ancora irrisolti: “Ho scritto un email a uno dei principali gestori di punti di ricarica ringraziando per le tante colonnine installate, ma segnalando i problemi. Non pensavo che mi avrebbero risposto e invece mi hanno ricontattato e mi hanno fatto parlare con gli installatori e mi sono incontrato con loro. Abbiamo fatto il giro di un po’ di colonnine e con gli occhi di chi vive su una carrozzina tutti i giorni ho fatto presente quali avrebbero potuto essere le modifiche. In più sono anche ingegnere e sono abituato a trovare soluzioni.”
“Dopo qualche tempo mi hanno ricontattato mostrandomi i progetti di installazione delle nuove colonnine. Ho suggerito ancora qualche modifica e devo dire che ora le loro nuove colonnine sono ben progettate anche per i disabili. Non è così per altre stazioni di ricarica, sulle quali c’è ancora molto da fare.”
“Io ho preso Tesla proprio per la rete dei Supercharger. Credo che sia un problema comune, quello dell’ansia da ricarica, e lo è ancora di più per le persone come me che sono su una sedia a rotelle. Non posso permettermi di arrivare a una colonnina e di trovarla inaccessibile su un gradino o peggio ancora con un auto parcheggiata di fianco che la blocca. Con Tesla invece so che le stazioni di ricarica sono uguali ovunque, sono accessibili e non rischio brutte sorprese. Nessun altra rete di ricarica mi dà le stesse garanzie.”
“Oltre alla piacevolezza della guida, Tesla mi dà una sicurezza notevole. Questa estate ho attraversato tutta l’Italia e non ho avuto nessun tipo di problema.”
Tesla Owners Italia vicino al mondo della disabilità
“Tutto è cominciato con l’acquisto della prima Model S nel lontano 2013” ci racconta Cinzia Agazzi, socia e founder di Tesla Owners Italia con un occhio attento al sociale e al mondo delle disabilità “Non c’erano Supercharger e in Italia eravamo solo in 14 a possedere una Tesla.”
“Un giorno la macchina era parcheggiata e dei ragazzi disabili si sono avvicinati e mi hanno posto delle domande su come guidare un’auto elettrica, una Tesla per la precisione. Non mi ero mai posta questo problema e ho anche pensato ai problemi di accesso a una stazione di ricarica con una carrozzina o con altre disabilità. Da lì ho capito che stava cominciando una nuova era, ma portando sempre dietro i problemi del passato. E ho iniziato a interessarmi presso istituzioni locali per rendere più agevole la ricarica anche alle persone con disabilità. E questo è stato uno dei motivi per i quali, insieme agli altri soci, abbiamo fondato Tesla Owners Italia, associazione di proprietari di Tesla.”
Partendo da interpellanze presso le amministrazioni locali fino ad arrivare ai parlamentari, Cinzia si è mossa per portare le sue istanze e ottenere una legge che garantisca la completa accessibilità alle colonnine di ricarica da parte delle persone con disabilità. La legge c’è, ma ancora molto lavoro va fatto per migliorare la situazione come ci ha raccontato Lorenzo nella sua esperienza sul campo.
Guidare un auto elettrica con una disabilità
Le auto elettriche sono naturalmente predisposte per essere guidate da persone con disabilità. Si parte da una tecnologia che dal punto di vista dei comandi è molto più semplificata di un’auto termica proprio per la mancanza del cambio, della frizione e per l’utilizzo di trasmissione dati in via digitale.
Dal punto di vista pratico ogni auto deve essere personalizzata da installatori convenzionati che adattano i comandi dell’acceleratore e del freno alla disabilità del guidatore. E così come nel caso di Lorenzo si ha cerchiello dietro al volante che funge da acceleratore e una leva collegata al pedale del freno.
Nessuna auto esce dal costruttore con i comandi al volante, ma ogni singola vettura deve essere adattata e cucita su misura per il suo utilizzatore.
“Una cosa che apprezzo molto di Tesla è la funzione Summon” ci racconta ancora Lorenzo “per me è fondamentale perche quando qualcuno mi blocca l’accesso all’auto parcheggiando troppo vicino ho la possibilità di spostare la Tesla tramite app e poter entrare e uscire senza problemi.”
Tutti a bordo di un auto elettrica con 6 ruote di speranza
Un’altra iniziativa che vede il coinvolgimento attivo di Tesla Owners Italia è la manifestazione 6 ruote di speranza (6RDS) che si svolge ogni anno il 1° di novembre all’autodromo di Monza per regalare alle persone con disabilità la possibilità di vivere una giornata indimenticabile.
Bambini, ragazzi, ma anche adulti potranno fare dei giri in pista su automobili da sogno, supercar o veicoli storici e divertirsi con molte altre attrazioni per un giorno da ricordare.
Ed è stata sempre Cinzia Agazzi a portare nel 2014 per la prima volta una Tesla sul circuito di Monza e da allora la collaborazione non si è mai interrotta. Ogni anno i proprietari di Tesla mettono a disposizione le loro auto e il loro tempo per regalare un’emozione a tantissimi ragazzi.
L’edizione 2022 di 6 ruote di speranza
E ancora una volta il 1° novembre 2022 all’autodromo di Monza la manifestazione si svolgerà come ogni anno a partire dalle 8.30 del mattino.
Tesla Owners Italia sarà presente con una delegazione composta da 9 auto. Tutti i modelli di Tesla in pista: dalla Model S alla Model 3, dalla Model Y alla Model X con le sue incredibili portiere ad ala di falco.
Tra i driver anche Matteo Valenza, youtuber che dal suo canale elettronauti racconta la mobilità elettrica a bordo della sua Tesla Model 3 Peformance.
Con la sua Tesla ci sarà anche Claudio Vecchi, papà di Mauro il più giovane socio onorario, un vero e autentico fan al quale Tesla Owners Italia ha regalato qualche anno fa una giornata a bordo di Tesla, tanto che alla fine anche papà ha ceduto e ha acquistato il suo bolide elettrico.
E per la prima volta parteciperà a 6RDS anche Lorenzo Schieda con la sua Model 3 adattata con comandi al volante: “Sono stato invitato a fare il pilota proprio perché avendo un’auto adattata, i passeggeri potevano essere interessati e incuriositi di poter guidare una Tesla. E se riesco, oltre che il pilota, vorrei fare anche il passeggero!”
E infine la generosità dei teslisti non si esaurisce: Stefano Toppano oltre a partecipare con la sua Tesla offrirà il caffè per tutti!
Non ci resta quindi che invitarvi all’autodromo di Monza, martedì 1° novembre, a partire dalle 8.30. La manifestazione è completamente gratuita e aperta a tutti, ma i giri in pista sulle supercar sono riservati a persone con disabilità fisiche o psichiche. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito 6RDS.