Dopo il tweet di Elon Musk che dice “Il panico per il coronavirus è stupido” si sono scatenati subito centinaia di commenti, specie sui media italiani. Ma cosa ne può sapere Musk di epidemie che non è un virologo e neppure un medico?
Invece Elon è stato in prima linea per affrontare in Cina il coronavirus nella Gigafactory 3 di Shanghai e forse l’ha vinto. La GF3 è stata chiusa dal 30 gennaio, all’apparire dell’epidemia, sino al 10 febbraio. La chiusura è stata utilizzata per organizzare protocolli di salvaguardia che tutelassero la salute del personale.

Posso immaginare che Elon stesso, abituato a stare in catena di montaggio per risolvere i problemi, abbia ottimizzato le procedure e i mezzi più efficaci di contenimento del virus. Con l’aiuto delle autorità locali di Lingang, la GF3 è stata dotata di termoscanner, 10.000 maschere e disinfettanti. Così l’attività è ripresa a pieno ritmo, una delle prime aziende in Cina a riprendere l’attività normale.

Tutti i 3000 dipendenti vengono esaminati quotidianamente in modo da evitare la diffusione del virus. Con la tecnologia e una buona organizzazione è possibile bloccare il contagio e riprendere l’attività normale e, forse, è proprio questo che Elon intendeva nel suo tweet!