Non è la prima volta che Musk fa l’endorsement delle criptovalute, ma questa volta l’annuncio è clamoroso: le Tesla si potranno pagare in Bitcoin. E non finisce qui: la Casa californiana ha annunciato di voler acquistare 1,5 miliardi di dollari in BTC, cosa che ha fatto schizzare il valore della criptomoneta a 44.000 dollari per 1 Bitcoin, creando non poche difficoltà ai siti che ne fanno trading. L’annuncio, che la legge americana vuole sia fatto inizialmente attraverso la SEC (l’autorità di Borsa) ha lo scopo di “diversificare le fonti degli utili” anche se, viene precisato nel documento, inizialmente i pagamenti in Bitcoin saranno ristrette ad ambiti e importi limitati.
Per chi non sapesse cosa sono i Bitcoin, rimandiamo ai vari tutorial reperibili in rete, in particolare quello di Salvatore Aranzulla che è chiaro e preciso. Se convenga o meno usare una parte dei propri BTC per avere una Tesla, è da studiare: a differenza delle altre valute, i Bitcoin, anche se del tutto legali e facilmente convertibili in valute tradizionali, sono soggetti a forti variazioni di quotazione a seconda della domanda.
Quindi, supponiamo di poter comprare una Model 3 base per 47.990 (esclusi gli incentivi, ma fra poco parleremo anche di questi). Al cambio attuale, farebbero 1,25 Bitcoin, ma mentre il prezzo in euro o dollari rimane pressoché costante, se l’operazione fosse stata fatta in Bitcoin quanto la criptovaluta ha raggiunto il suo minimo storico nel 2021 (20 gennaio) mese fa avremmo speso per una M3 circa 32.000 euro.
Quindi comprare un auto in Bitcoin è una scommessa tale e quale l’acquisto di un titolo in Borsa: se il BTC scende, abbiamo fatto un buon affare, il contrario se il BTC sale. Se potessimo anche vendere l’auto in Bitcoin, potremmo persino vedere il suo valore salire nel tempo (cosa che di regola con le auto non accade).
E ora veniamo alla buona notizia targata Regione Lombardia: ci sono trentasei milioni di euro (il doppio rispetto all’anno scorso) pronti da spendere per l’acquisto di auto e moto elettriche, che arrivano a 18.000 euro per ogni cittadino cumulando l’incentivo statale e quello regionale. Lo stanziamento durerà due anni (18 milioni per il 2021 e altrettanti per il 2022, ma attenzione, è probabile che durino pochi mesi) e un bando simile sarà annunciato anche per i veicoli commerciali. Domani, 11 febbraio si apre il bando per l’iscrizione dei rivenditori, il 20 febbraio il bando verrà pubblicato e dal 1° marzo i cittadini possono andare qui per chiedere l’incentivo e vedersi praticare poi direttamente lo sconto in fattura dal concessionario. Per il massimo degli incentivi, naturalmente, è prevista la demolizione di auto (benzina fino a Euro 2 incluse e diesel fino a Euro 5 incluse).