Nelle ultime due settimane sono arrivate una quantità di notizie sulle nostre auto preferite e sulle altre attività di Tesla, tutte piuttosto interessanti e, finalmente, di buon auspicio per le attività dell’ineffabile Elon, che tra l’altro ha appena compiuto i 50 anni lo scorso 28 giugno.
La prima è che i lavori alla Giga Berlin – forse proprio in seguito ad un interessamento personale di Musk – si sono sbloccati. Il Tribunale di Francoforte ha respinto 2 esposti presentati da associazioni verdi locali (la Grüne Liga e la NABU) che intendevano bloccare i primi collaudi degli impianti sostenendo che non erano state date sufficienti garanzie contro il rilascio di gas pericolosi nell’atmosfera. I collaudi riguardano gli impianti di verniciatura, di fonderia e di stampaggio.
Gli obbiettivi di produrre 500.000 Model 3 e Model Y in un anno (a regime) sembrano dunque più vicini, con l’avvio delle catene di produzione entro l’autunno, un’ottima notizia anche per tutti coloro che hanno fatto un ordine per questi modelli. La versione europea della M3 e della MY, lo ricordiamo, saranno le più aggiornate dal punto di vista del powertrain e del telaio. La fabbrica, come si vede dalle foto, è davvero a buon punto. Come annunciato da Musk, la Giga Berlin è destinata a diventare anche la fabbrica più importante d’Europa per le batterie, capace di produrre 50 GWh all’anno.
La seconda buona notizia è nei risultati di vendita di Model 3 e Model Y: nel secondo trimestre del 2021 le consegne hanno superato le previsioni arrivando a 201.150 unità, in piena ripresa dopo i risultati degli stessi periodi del 2020 che hanno risentito fortemente della pandemia.
Il progetti ancora più “massivi” di Elon fanno ulteriori progressi e sono rivolti a Space X e in particolare a Super-Heavy che è in corso di spostamento verso la piattaforma di assemblaggio finale e al quale è stato aggiunto il settimo e ultimo segmento. Super Heavy sarà il vettore – il primo nella storia completamente riutilizzabile – che porterà in volo Starship e arriverà ad una lunghezza totale di 120 m per 9 metri di diametro, la nave spaziale più alta mai costruita sino ad oggi.
Il primo volo orbitale di super Heavy è previsto per quest’anno, probabilmente in autunno. L’enorme “contenitore” è studiato non solo per immettere in orbita la Starship, ma anche per diventare una stazione spaziale orbitante che potrà essere utilizzata come elemento di supporto per i lanci verso Marte da Starbase, il nuovo nome dato al sito di lancio di Boca Chica (Texas). Le previsioni a lungo termine? Nel 2024 potrebbe essere effettuato il primo lancio di merci verso il Pianeta Rosso, seguito nel 2026/7 dal primo equipaggio umano.