Se l’aspettavano tutti la presentazione della baby Tesla all’Investor Day e invece niente annunci a sorpresa, niente effetti speciali. Qualcuno lo ha definito un evento un po’ sottotono rispetto a quelli passati. Niente tifo da stadio, ma il Tesla Investor Day ha invece delineato in maniera netta e precisa il percorso per convertire il nostro pianeta alla produzione e all’uso di energia sostenibile.
“C’è un percorso chiaro verso un pianeta sostenibile.” – ha esordito Elon Musk –“Non richiede la distruzione degli habitat naturali, o di essere austeri o di smettere di usare l’elettricità e di stare al freddo. Sono spesso scioccato e sorpreso da quante poche persone se ne rendano conto. La maggior parte delle persone intelligenti che conosco non intravede questa strada. Pensano che non ci sia una via verso un futuro energetico diverso o almeno che non sia sostenibile per la nostra popolazione attuale o che si debba ricorrere a misure estreme. Niente di questo è vero!”
E allora dunque qual è questo percorso?
Attualmente la nostra economia basata su fonti fossili spreca circa un terzo di energia che viene bruciata nell’ambiente. Ad esempio un’auto a benzina converte solo il 25/30% del proprio combustibile in forza motrice. Ma se si considera anche l’energia per l’estrazione del petrolio e per il trasporto solo il 20% del carburante viene trasformato in forza motore. Il resto viene semplicemente bruciato!
Per passare invece a un pianeta sostenibile dal punto di vista energetico, la quantità di energia necessaria è circa la metà. Quando si fanno i calcoli per la trasformazione da una società a combustione a una elettrificata si presume che sia necessaria la stessa quantità di energia. Ma questo non è vero, perché la maggior parte dell’energia che proviene dai combustibili fossili è calore di scarto. Senza contare lo spreco energetico per estrarre il combustibile e trasportarlo.
Quindi come funziona il masterplan?
I calcoli approssimativi che sono stati fatti, prevedono un utilizzo di meno del 2% della superficie terrestre per produrre l’energia necessaria per l’intero pianeta, sfatando così una delle più grandi fake news che vorrebbero l’intero pianeta invaso da pale eoliche e pannelli solari per coprire l’intero fabbisogno della popolazione. E anche l’attività mineraria ed estrattiva diminuirebbe rispetto all’economia attuale.
Le aree identificate su cui agire sono fondamentalmente cinque:
- alimentare in modo rinnovabile la rete esistente
- passare ai veicoli elettrici
- passare al riscaldamento delle case, delle aziende e dell’industria con pompe di calore
- alimentare con idrogeno verde i processi industriali e chimici ad alta temperatura
- alimentare in modo sostenibile aerei e barche
Cosa c’è sotto il telo?
Ma veniamo alle news più interessanti per gli appassionati di motori. Tra le tante slide presentate ne è apparsa una con due auto coperte da un telo che hanno suscitato la curiosità dei più. Nessuna indiscrezione è trapelata ufficialmente dall’Investor day, ma non sono mancate le ipotesi.
Il più grande potrebbe essere un furgone, stile ID.Buzz di Volkswagen, mentre per la più piccola tutti hanno pensato alla Model 2 o Baby Tesla o come si chiamerà. Ma c’è anche chi ipotizza una nuova versione della Model 3 ormai datata.
“La Model 3 ha i suoi anni e avrebbe bisogno di un restyling – si sbilancia il ‘disinformatico’ Paolo Attivissimo – Mi aspetto una versione più compatta, ma soprattutto più semplificata. Il trend è quello di ridurre il numero di pezzi e di semplificare le tecniche di assemblaggio in modo da ottimizzare e ridurre i costi. Una delle idee più interessanti che è uscita dall’Investor Day è quella di sostituire il cablaggio fatto di kilometri di fili elettrici con un unico sistema ethernet di collegamento di sensori, luci, dispositivi di bordo. Questa sarà una vera rivoluzione, un passo in avanti anche per la diagnostica che consentirà di ridurre notevolmente i prezzi.”
E a proposito di prezzi…
Lasciando per un attimo l’Investor day la vera notizia bomba di questi giorni è l’ennesimo ribasso dei prezzi di Tesla Model 3 che scende al di sotto della soglia dei 42.000 euro e che la fa rientrare tra le auto che possono usufruire degli incentivi statali. Infatti con un usato da rottamare è possibile portarsi a casa una Model 3 con solo 36.490 euro.
Sì certo noi siamo di parte, ma a oggi non esistono davvero altre auto sul mercato con le qualità di una Model 3 a un simile prezzo a parità di efficienza, prestazioni, rete di ricarica, ecc. Questa notizia ha letteralmente spiazzato la concorrenza e vedremo nei prossimi mesi come correranno ai ripari!
Di tutto questo e di altro ne hanno parlato Carlo Bellati “tutto lo scibile sull’auto”, Luca Del Bo “il presidente”, Daniele Invernizzi “l’electricoach” e Paolo Attivissimo “il disinformatico” nella diretta streaming di lunedì scorso. Rivedila su YouTube.